Alcune cose hanno la capacità di mettermi di cattivo umore e mi spingono a reagire, a urlare.
E’ quello che è successo con l’apertura da parte di Microsoft di un sito web e-commerce che propone gadget… anti Google.
Non è divertente, non è umoristico, è Meschino, Mostruoso e Misero.
Se Microsoft per difendersi si è ridotta ad abbassarsi a questo livello, allora è venuto il momento per Ballmer di essere mandato via, e immediatamente! Spero ancora che non fosse al corrente di questa mostruosità.
Le campagne anti-Google di "Miserasoft"
Sono ormai due anni che Microsoft attacca Google con questa campagna di nome Scroogled.
Questo neologismo è la contrazione di:
- Screw up: incasinare, fare una stupidata
Il messaggio di Microsoft è chiaro: non potete fidarvi di Google. Non si tratta affatto di una campagna pubblicitaria comparativa, del tutto legale, ma di una vera e propria campagna diffamatoria nei confronti del concorrente. Gli attacchi di Microsoft contro Apple sono più tradizionali: mettono a confronto ad esempio i tablet Surface con iPad.
Torniamo a questo nuovo sito di vendita di oggetti anti-Google; ho estratto due immagini rivelatrici:
- Restate calmi, mentre rubiamo i vostri dati
- Vi sto sorvegliando
Chi si è sforzato di studiare serenamente questo tema sa molto bene che è assolutamente inesatto, ma ormai sono anni che il mondo dell’informatica utilizza questa tattica FUD (Fear, Uncertainty, Doubt) ovvero Paura, Incertezza e Dubbio; Microsoft è il campione mondiale di FUD! Ognuno ha i titoli che si merita…
Un altro esempio emblematico di questa campagna ridicola è il video pubblicato da Microsoft che lascia intendere che tutte le mail di Gmail vengano lette (da Google ndt) mentre si tratta semplicemente di un motore di ricerca che utilizza le parole chiave per trovare annunci pubblicitari pertinenti.
In questo video, Microsoft propone Office 365 come una “migliore soluzione” dimenticandosi di dire che questa soluzione è concorrente della versione business di Google Apps che, per inciso, non presenta alcuna pubblicità contestuale! Questo ha un solo nome: pubblicità ingannevole.
Perché un’azienda così importante come Microsoft si riduce ad utilizzare dei metodi così miseri e patetici?
La risposta è semplice: paura!
Microsoft, un gigante dai piedi d’argilla
Tra il 1990 e il 2010, nell’arco di 20 anni, Microsoft ha dominato l’informatica della generazione PC con due “quasi monopoli”, Office e Windows, e un grande leader nella messaggeria aziendale, Exchange e il suo compagno Sharepoint.
Microsoft è ben cosciente che la nuova informatica incentrata intorno al Cloud, al Saas, alla mobilità, alla varietà di dispositivi di accesso detronizzerà il 100% dei suoi prodotti principali:
- E’ già il caso di Windows che rappresenta solo il 25% del mercato dei sistemi di sviluppo dei dispositivi di accesso, come mostra il grafico qui sopra.
- Sta succedendo la stessa cosa a Office, Exchange e Sharepoint, più lentamente, perché riguarda il mercato delle aziende che ci mettono più tempo a implementare soluzioni innovative.
Apple, Facebook Box, Dropbox... sono sempre di più coloro che propongono soluzioni alternative alle offerte di Microsoft.
Ma è sicuramente Google che rappresenta la minaccia più forte e immediata con:
- Android e ChromeOS contro Windows
- Google Apps contro Office, Exchange e Sharepoint
Più del 95% dei guadagni di Microsoft arriva da questi prodotti leader nelle tre divisioni Windows, Office e Server come mostra chiaramente questo grafico. Sono dieci anni che la divisione Internet (Online, con Bing e Outlook.com), perde denaro, le perdite accumulate dal 2005 ammontano a circa 8 miliardi di dollari. (L’anno fiscale di Microsoft si chiude a giugno)
Che i dirigenti di Microsoft siano molto ma molto inquieti a causa di questa dipendenza da prodotti in fin di vita lo si comprende, anche se mantengono una facciata di straordinario ottimismo.
Che abbiano voglia e bisogno di attaccare Google per difendersi, è un’evidenza e non sarò io a lamentarmi di una guerra tra giganti che potrebbe rappresentare un beneficio per le aziende clienti.
Ma, come in tutte le guerre, il fine non giustifica l’utilizzo di qualsiasi mezzo. Microsoft ha veramente oltrepassato i limiti in queste sue ultime campagne denigratorie a discapito del suo grande concorrente Google.
Cominciare con l’occuparsi dei propri problemi prima di occuparsi degli altri
NSA? PRISM? Queste iniziali vi dicono qualcosa? Da qualche mese, dopo le rivelazioni di Edward Snowden, il mondo intero sembra scoprire che tutti i paesi si stiano spiando tra di loro, sebbene sia una cosa vecchia come il mondo e non è causata da Internet!
Prima di attaccare Google su temi così sensibili come la fiducia e l’accesso ai contenuti, sarebbe meglio che Microsoft tentasse di arrivare all’altezza di Google in merito a questo argomento, ma siamo ancora molto lontani da questo.
Farò due esempi per dimostrarvi questa differenza:
1 - La NSA intercetta, sulle reti di fibra ottica gli scambi degli utenti dei servizi di messaggistica più diffusi quali Yahoo!mail, Hotmail e Gmail, come ricorda questo articolo di The Standard.
I numeri sono impressionanti; in una sola giornata, la NSA ha recuperato le rubriche di:
- 444 743 utenti di Yahoo mail.
- 105 068 utenti di Hotmail, di... Microsoft.
- 33 697 utenti di Gmail, di Google.
Sapendo che le tre piattaforme hanno più o meno lo stesso numero di utenti, come spiegare questa differenza?
E’ molto semplice: Google ha implementato gli scambi in HTTPS da molto tempo e la grande maggioranza degli utilizzatori di Gmail hanno seguito le raccomandazioni di Google.
L’utilizzo di HTTPS è evidentemente obbligatorio per tutti i clienti business delle Google Apps.
Dopo queste recenti rivelazioni Yahoo mail e Hotmail, ribattezzato Outlook.com, hanno annunciato che avrebbero anch’essi implementato HTTPS.
Sempre con un notevole anticipo Google aveva annunciato, a partire da maggio 2013, che tutti i certificati SSL sarebbero passati da 1024 a 2048 bit prima della fine del 2013 ed è ormai una realtà.
2 - L’EFF, Electronic Frontier Foundation, è un organismo indipendente che si batte per la difesa dei diritti degli utenti su internet; li si può accusare di molte cose tranne di essere grandi fan di Google!
L’EFF ha pubblicato, il 20 novembre 2013, un rapporto su ciò che i grandi attori del Web fanno per cifrare gli scambi internet.
In questa tabella di sintesi, l’EFF ha scelto cinque parametri di sicurezza importanti tra i quali il criptaggio degli scambi tra i centri di calcolo distribuiti dai fornitori e i livelli di HTTPS utilizzati.
Dropbox e Google sono gli unici ad utilizzare i cinque sistemi di sicurezza analizzati. Sempre così “brillante”, Microsoft ottiene solo un buon risultato.
Per essere chiari, per proteggere i dati dei loro clienti, Google e Microsoft non giocano nella stessa serie: Google è in serie A mentre Microsoft è in serie B (i fan del calcio comprenderanno).
Riassunto: un’ammissione di debolezza impressionante
Il cane abbaia, la carovana passa… E’ l’immagine che mi viene in mente quando vedo un’azienda così importante come Microsoft, i cui dispositivi sono utilizzati da più di un miliardo di persone, ridursi ad utilizzare tattiche di così basso livello.
Google ha risposto a quest’ultima campagna con un messaggio terribilmente efficace: “La concorrenza sul mercato dei dispositivi indossabili s’intensifica”.
Tradotto in linguaggio semplice:
- Microsoft si è ridotta a proporre come innovazione una nuova T-shirt
- Google, nel frattempo, lavora alle vere innovazioni come i Google Glass
Questi attacchi di Microsoft contro Google non sono solamente miserabili, sono un esempio drammatico della discesa agli inferi che sta vivendo attualmente Microsoft. Come avevo già scritto in un articolo recente spero veramente che il nome del nuovo CEO di Microsoft sarà annunciato a breve e che tra i 5 candidati rimasti venga scelto l’unico che viene dall’esterno, Alan Mulally, CEO di Ford Motors.
Sarà a mio avviso, il solo a poter consolidare Microsoft ed evitare che tutto crolli come potrebbe succedere da un giorno all’altro a questa bellissima roccia.
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