Tratto dall'articolo "R2I : la Révolution Industrielle Informatique" di Louis Naugès
Poco più di due anni fa avevo pubblicato un primo articolo riguardante la Rivoluzione Industriale Informatica (R2I)
Quello che è successo nell’informatica in questi due anni ha confermato fondamentalmente le idee che avevo presentato e che potevano all’epoca sembrare troppo innovative.
La R2I fa capolino! Vi propongo pertanto di descrivere in dettaglio le mutazioni profonde che questa Rivoluzione Industriale Informatica (R2I) apporterà alle imprese. La prima parte metterà le basi di questa R2I, i successivi articoli analizzeranno l’impatto di questa rivoluzione su:
- le infrastrutture;
- l’utilizzo e le applicazioni;
- i lavori nell’informatica;
- le scelte informatiche aziendali.
L'alba di una rivoluzione
E’ difficile stabilire una precisa data di nascita dell’informatica, quando si visita il memorabile Computer History Museum a Mountain View in California, si può vedere funzionare una riproduzione della macchina di Babbage, ideata alla metà del XIX secolo ma i cui soli due esemplari in funzione furono costruiti solo all’inizio del XXI secolo!
E’ più semplice datare gli inizi dell’informatica aziendale; è nata circa 50 anni fa con l’arrivo del primo computer di gestione universale, l’IBM 360, antenato dei mainframe serie Z attuali.
Questi 50 anni hanno permesso la crescita molto rapida dell’informatica professionale, in quella che possiamo definire l’epoca “pre-industriale”. Ogni impresa costruiva su misura i suoi centri di calcolo, metteva in opera dei sistemi su misura e proponeva ai suoi collaboratori un PC “master” costruito su misura con applicazioni specifiche.
Siamo oggi agli albori di una profonda rivoluzione; i metodi e i procedimenti industriali si imporranno progressivamente e la dimensione “artigianale” di questa informatica d’impresa lascerà rapidamente il posto a soluzioni molto più industriali.
Tutte le sfaccettature di un Sistema Informatico saranno coinvolte da questa R2I. Non credo di aver incontrato, nella mia lunga carriera informatica, un evento di rottura dello stesso impatto.
Una buona notizia per i “clienti” impresa
Automobili, trasporto aereo, energia elettrica... Ogni volta che un settore di attività è passato alla dimensione industriale, i clienti ne hanno tratto numerosi vantaggi in termini di costi, di affidabilità e scelta.
Il museo dell’automobile di Mulhouse conserva delle meraviglie e in particolare numerosi esemplari delle prime generazioni di automobili, tutte fabbricate appositamente per rispondere alle esigenze specifiche dei loro ricchi proprietari. Per spostarsi all’interno della fabbrica, Ettore Bugatti si fece costruire, nel 1931, un automobile elettrica, unica al mondo.
La prima vettura industriale, la Ford T, era meno elegante, più rustica, ma permise a milioni di persone di acquistare un’automobile.
Un esemplare di questa Ford T gira ancora tutti i giorni sul circuito del Museo di Mulhouse, bell’omaggio all’affidabilità di questa auto!
L’informatica degli anni 2010 - 2020, industrializzandosi per la prima volta, assomiglierà forse, tra qualche anno, un po’ più ad una Ford T che a una Bugatti, ma è il prezzo minimo da pagare per avere, alla fine, un’informatica d’impresa che funzioni e sia affidabile, modulare ed economica.
Il “come” di questa industrializzazione per le infrastrutture e gli utilizzi sarà presentato nei prossimi capitoli di questa serie.
Una cattiva notizia per la maggior parte dei fornitori
Una buona notizia per la domanda, significa una cattiva notizia per l’offerta! E’ il rovescio della medaglia dell’industrializzazione: se le imprese possono ottenere delle soluzioni informatiche più affidabili e meno care, questo significa probabilmente che i fornitori venderanno di meno.
Fornitori di PC, di server, di reti, di ERP, SSII... non c’è una sola famiglia di fornitori informatici che non debba porsi la domanda su come sarà il suo futuro in un mondo sempre più industriale.
Rapido ritorno al Museo dell’Informatica di Mountain View in California: è anche un cimitero di antiche glorie dell’industria informatica che non hanno saputo adattarsi. Burroughs, Control Data, Commodore, Digital Equipment, Compaq, Data General, Tandy, Wang,... la lista di questi “cadaveri” informatici è lunga.
Penso di poter già preparare un prima lista di imprese informatiche, floride oggi, che faranno parte delle nuove vittime dell’evoluzione della nostra industria quando visiterò nuovamente questo museo nel 2020.
Ho un piccolo debole per questo museo perché vi si trova ovunque questo simbolo “rivoluzione” che posso facilmente trasformare nel logo della mia azienda, Revevol, Revolution - Evolution! (Revevol, Rivoluzione, Evoluzione!)
Integrato, integratore, integrazione... dimenticatevi questi “mali”
Ho un po’ esitato per il titolo di questo paragrafo tra “parole” e “mali” ma sono convinto che la parola “integrazione” sia uno dei mali del nostro mestiere, eppure, sono in molti a definirsi integratori!
In tutte le aziende, si utilizzano dei componenti standard e intercambiabili. E’ terminata l’epoca in cui tutti gli elementi di un’auto erano specifici, fabbricati su misura.
Oggi, posso entrare in un punto vendita Norauto o Euromaster e trovare gli pneumatici di ricambio per la mia autovettura scegliendo tra numerose marche.
Domani, questo succederà anche nel mondo informatico industriale. Se non sono soddisfatto di un componente o materiale, potrò sostituirlo con un altro, di un diverso fornitore. Il mestiere d’integratore sarà progressivamente sostituito da quello di aggregatore, capace di proporre tutta una serie di componenti intercambiabili.
Riassumendo, questa Rivoluzione Industriale Informatica è:
- Una buonissima notizia per le aziende di cui i responsabili informatici sapranno far parte di questa rivoluzione.
- Una buona notizia per i fornitori di soluzioni che saranno stati capaci di anticipare questa rivoluzione.
- Una pessima notizia per i fornitori di soluzioni che non saranno stati in grado di adattarsi o avranno nascosto la testa sotto la sabbia davanti a questa rivoluzione.
I capitoli successivi affronteranno i temi seguenti:
- Parte 2: infrastrutture industriali
- Parte 3: utilizzi industriali
- Parte 4: fornitori industriali
- Parte 5: DSI industriale





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