La strategia “integrata” di Apple
Ciascuno di noi può, oggi, condurre la propria vita informatica professionale in un mondo al 100% Apple con:
Un “Ultrabook”, il MacBook air (in più è l’originale).
Un PC portatile potente, il MacBook pro 15”.
Un iMac per gli irriducibili del PC desktop.
Uno smartphone: iPhone5.
Un tablet iPad, 10” oggi e anche 7” tra qualche settimana.
Un browser, Safari.
Due Sistemi Operativi, iOS e MacOS.
Centinaia di migliaia di applicazioni disponibili, su AppStore.
Obiettivamente, tutte le soluzioni Apple sono di ottima qualità e nulla manca per essere un professionista super equipaggiato, 100% Apple!
Dopo il 2007, anno dell’annuncio di iPhone, il successo di Apple, spinto da prodotti innovativi è stato spettacolare, come lo dimostra l’evoluzione della sua capitalizzazione in borsa.
Perché cambiare una strategia vincente? Non penso che Apple cambierà la sua strategia attuale di integrazione e di “prigione dorata e volontaria” proposta agli utenti.
L’approccio di Apple per reinvestire nelle imprese è molto efficace; si basa sulla pressione fatta dagli utenti e soprattutto dai dirigenti che desiderano continuare ad utilizzare all’interno della loro azienda gli iPhone e gli iPad che hanno acquistato a titolo personale. Ritengono, spesso a ragione, che questi dispositivi siano migliori di quelli più tradizionali proposti dalla loro direzione IT.
Quale può essere la risposta intelligente di un responsabile IT di fronte a queste domande? Due i principi:
- Accetto con piacere tutti i vostri dispositivi di accesso Apple, Macintosh, iPad o iPhone.
- Vi chiedo in cambio di evitare le applicazioni proprietarie di Apple e di utilizzare le applicazioni HTML5 messe a disposizione dall’azienda.
(Revevol applica con successo questo avvicinamento al concetto BYOD Bring Your Own Device)
Questo approccio pratico permette di non privarsi dell’utilizzo dei dispositivi di accesso performanti pur evitando la temibile trappola delle soluzioni proprietarie.
Il mio pronostico 2015:
I dispositivi di accesso proposti da Apple, computer portatili, smartphone e tablet saranno molto presenti nelle aziende. Al contrario, Apple avrà un minore impatto sulle applicazioni professionali e le aziende non entreranno nel suo schema d’integrazione delle applicazioni e dei dispositivi di accesso.
La strategia di attacco di Google
Non dimentichiamoci che, nata nel 1998, Google è il più giovane membro del trio; Google non ha pertanto da difendere alcuna soluzione storica e può giocare meglio le carte dell’innovazione.
Google, come Microsoft, è prima di tutto un produttore di software, al contrario di Apple che ricava una parte importante dei suoi guadagni dai materiali.
Le rare incursioni di Google nel mondo materiale, ad esempio con il tablet Nexus 7, sono prima di tutto una vetrina del suo know-how di software.
Sarà interessante vedere se Microsoft, dopo l’annuncio del suo tablet Surface, seguirà la stessa strategia “vetrina” oppure si augura veramente di diventare un fornitore importante per le postazioni di lavoro. La risposta a questa domanda interessa ad un livello superiore tutti i partner storici di Microsoft, e Acer è stato il primo a lanciare il segnale d’allarme!
In questo schema ho rappresentato i principali componenti della strategia per le postazioni di lavoro Google (inquadrato in verde).
E’ importante capire che Google ha due progetti in atto:
1) HTML5 + Chrome a livello di browser. E’ anche il messaggio chiave di Google per gli sviluppatori: se scegliete HTML5 farò in modo che le vostre applicazioni funzionino sulla grande maggioranza delle postazioni di lavoro di domani.
2) Android, e in minor scala ChromeOS, a livello di Sistema Operativo. In questo caso Google utilizza GooglePlay, la sua boutique di applicazioni, come controffensiva alla potenza di Apple e del suo AppleStore. Questa strategia può, in apparenza, apparire confusa, soprattutto nei confronti degli sviluppatori che si lamentano di guadagnare meno soldi con le loro applicazioni Android che con quelle per iOS, come già accennato nella quarta parte di questa analisi.
Penso al contrario che sia una strategia molto chiara, con due dispositivi diversi, per due obiettivi diversi:
Android ha come obiettivo prioritario di condurre più gente possibile su Internet, in particolare sul mercato in forte crescita dei paesi in via di sviluppo. Nei primi 6 mesi dell’anno 2012, Android ha fornito … l’81% degli smartphone in Cina, come annuncia questo studio pubblicato all’inizio di agosto 2012 da Canalys.
Non c’era che un piccolo miliardo di persone fornite di smartphone fino al 2011 contro più di 6 miliardi di utilizzatori di telefoni cellulari. Restano... 5 miliardi di utilizzatori di telefoni cellulari classici e feature phone da convertire in smartphone! E’ la principale missione di Android!
Chrome-HTML5 ha come obiettivo di garantire agli sviluppatori di applicazioni che la grande maggioranza delle postazioni di lavoro saranno capaci di eseguire le loro applicazioni scritte per HTML5. E’ altrettanto essenziale capire bene che Google non guadagna un euro, un dollaro su Android o Chrome. Sono prodotti che, aumentando il numero di internauti, permettono a Google di vendere più servizi (Google Apps) o pubblicità sul web.
Al contrario, Microsoft prende quasi la metà dei suoi guadagni dalla vendita di Windows; è per questo che Windows 8 RT e Windows 8 Phone sono a pagamento e fatturati ai produttori di tablet e smartphone.
In breve, il mondo informatico professionale, secondo Google, è:
Un dispositivo di accesso mobile, fornito di un browser compatibile con HTML5.
Delle applicazioni Cloud, di Google (Gmail, Google Apps, Maps...) e migliaia d’altri produttori che condividono, o condivideranno questa visione semplice di un mondo informatico 100% WICH.
WICH= Web + Internet + Cloud + HTML5
Web come piattaforma generale.
Internet per le infrastrutture.
Cloud per ospitare le applicazioni in modo SaaS.
HTML5 per sviluppare delle applicazioni accessibili per tutti i browser.
Il mio pronostico per il 2015:
Google continuerà a investire massivamente sulle infrastrutture delle postazioni di lavoro aperte. Il suo obiettivo strategico resta quello di dare ad un gran numero di persone, sia nel grande pubblico che nelle imprese, la più grande varietà possibile di dispositivi di accesso che permettano d’accedere al mondo WICH.
Il paradosso: Google è obbiettivamente alleato di Microsoft ed Apple quando questi ultimi proporranno dei dispositivi di accesso moderni, compatibili con HTML5... cosa che avverrà sempre più spesso.
In pratica:
Android resterà il primo Sistema Operativo su smartphone e diventerà il primo Sistema Operativo su tablet.
Chrome resterà uno dei tre browser principali e sarà presente sulla grande maggioranza dei dispositivi d’accesso.
ChromeOS resta per me la grande incognita: è ancora troppo presto per sapere se questa soluzione si diffonderà nelle aziende superando il 10% del mercato oppure resterà una soluzione di nicchia.
La strategia “difensiva” di Microsoft
Nel 2012, Microsoft è ancora, con Windows e Office, il riferimento principale per quanto riguarda le postazioni di lavoro.
Questo grafico, pubblicato dal Wall Street Journal, presenta i guadagni di Microsoft per settore negli ultimi 9 mesi del suo anno fiscale, a fine marzo 2012.
Windows resta la seconda fonte principale dei guadagni, anche se sono, per la prima volta, in ribasso del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Gli ultimi annunci di Microsoft hanno messo chiaramente in evidenza la strategia delle postazioni di lavoro di questo produttore per i prossimi 3 / 5 anni e questa ha un nome: Windows 8.
Microsoft è convinta di non aver più alcun interesse a giocare il gioco del browser e HTML5, cosa che marginalizzerebbe il suo vantaggio concorrenziale attuale intorno al Sistema Operativo Windows sui PC tradizionali.
La soluzione: provare a mantenere questo vantaggio concorrenziale, a livello di Sistema Operativo, sulle postazioni di lavoro di ieri (i PC) e di domani (smartphone e tablet).
Qualche settimana fa ho visitato lo straordinario museo dell’automobile di Mulhouse; tra i gioielli di questa collezione c’è una delle prime “Benz” al mondo.
Il legame con Microsoft? Questa prima automobile a motore assomiglia molto a una carrozza a cavallo, soluzione dominante dell’epoca ed è logico. Al contrario, rari sono i produttori di quell’epoca, 1893, che sono stati capaci di adattarsi a questo nuovo mondo automobile e di diventare “Mercedes Benz”.
In informatica, Apple è uno dei pochi ad essere riuscito in questo progetto di rottura, divenendo oggi l’impresa iPhone piuttosto che l’impresa Macintosh.
Microsoft sarà capace di riuscire in questa necessaria mutazione di rottura?
Le decisioni prese in questi ultimi dieci anni, questa priorità mantenuta sul Sistema Operativo non mi portano ad essere ottimista.
Il mio pronostico per il 2015:
Le tre versioni di Windows 8 non riusciranno ad imporsi nel mondo aziendale:
Sui PC tradizionali, Windows 7 resterà la versione di riferimento, per minimizzare le perturbazioni inutili e costose legate ad un cambiamento di Sistema Operativo, Windows 8, che non aggiunge alcun valore significativo.
Sui tablet, Windows RT su processore ARM non convincerà e non riuscirà ad intaccare la dominazione del duopolio iOS e Android.
Sugli smartphone, Windows 8 non supererà il 5 / 10% del mercato. La buona notizia: Windows 8 otterrà la medaglia di bronzo scavalcando BlackBerry e Symbian.
Gli sviluppatori avranno per la maggior parte capito che abbiamo cambiato epoca, non è più a livello di Sistema Operativo che bisogna lavorare, ma per i browser, dunque HTML5.
MAJ del 14 agosto alle 14.00
L’ultimo blog di Microsoft sull’argomento conferma, ahimè, i miei timori. Il titolo di questo blog è emblematico di questa visione volta al passato:
"Collaborating to deliver Windows RT PCs"
I nuovi tablet che dovranno essere annunciati il 26 ottobre da Asus, Dell o Lenovo sono dei PC Windows RT! Non sono dei... tablet!
L’immagine che accompagna questo blog non ha bisogno di commenti: questi tablet, per Microsoft, non possono esistere se non sono accompagnati da una tastiera per poter, in pratica, essere utilizzati come pc portatili.
Sintesi: responsabili informatici, a voi fare da arbitri
Come scrivevo alla fine della prima parte di quest’analisi:
“Sono gli utenti, i responsabili IT, i dirigenti che designeranno il vincitore di domani!”
Per una volta, la soluzione è molto semplice: le aziende, le più grandi in primis, lanciano costantemente degli annunci di offerte per i loro nuovi programmi di sviluppo o l’acquisto di software.
Propongo loro di mettere, in tutte le loro richieste di offerta, la frase d’apertura qui sotto:
“Tutte le proposte ricevute dovranno essere compatibili con HTML5”
La procedura di accettazione delle offerte sarà la seguente: la soluzione che proporrete sarà testata su tutte queste configurazioni della postazione di lavoro:
iPhone, utilizzando Chrome e Safari
Tablet Nexus 7 con Chrome e Firefox
PC portatile Windows 7 con IE9, Firefox e Chrome
Macbook Pro 15” con Safari e Firefox
Il non funzionamento su una sola di queste soluzioni sarà causa di eliminazione.
Quando i grandi produttori di software e i principali SSII avranno perso i loro primi affari perché non saranno stati in grado di rispettare questi test di compatibilità e quando avranno capito che questo approccio andrà generalizzandosi, si adatteranno molto velocemente a questa distribuzione della domanda informatica aziendale.
Tranquilli: ne sono perfettamente in grado
Un grande ringraziamento a tutti coloro che hanno, o avranno avuto il coraggio di leggere e commentare questi cinque articoli.
Penso di aver posto delle buone domande, spero di aver dato delle risposte pertinenti ma le opinioni potranno divergere su questo argomento!
Spero anche che vi aiuteranno nelle vostre scelte davanti ad una delle decisioni più complesse ma essenziali per il successo della vostra informatica nei prossimi 3 / 5 anni.
Nessun commento:
Posta un commento