mercoledì 8 maggio 2013

Informatica: la scomparsa degli investimenti!

Tratto dall'articolo "Informatique : la disparition des investissements par les entreprises !" di Louis Naugès




No, non si tratta di annunciare una catastrofe economica che spingerà le aziende a non investire più nell’informatica.

Si tratta al contrario di un’ottima notizia per i manager, i direttori finanziari e gli informatici: la gran parte degli “investimenti” che si trovano in un budget CAPEX passeranno alla spesa corrente (OPEX).
 Questo tsunami finanziario interesserà tutti gli ambiti dell’informatica, sia le infrastrutture sia le applicazioni.

Infrastrutture

Reti, server e postazioni di lavoro, le tre componenti principali di un’infrastruttura informatica sono interessate da questa rivoluzione.

Reti
Già da molto tempo la buona parte delle aziende acquista le reti esterne dagli operatori e sono già OPEX. Questa tendenza si è estesa anche alle reti mobili, diventate il metodo di accesso preferito da tutti gli utenti.
La situazione è diversa per quello che concerne le reti interne, le LAN (Local Area Networks) che funzionano ancora prevalentemente tramite cavi Ethernet, ma il panorama sta cambiando molto velocemente.




Sempre più sovente le aziende si spostano su reti LAN Wi-Fi quando il numero degli utenti non supera il centinaio nello stesso luogo. Queste reti, adesso, possono fornire performance professionali e sostituire così le reti cablate, eliminando tutti gli investimenti in cablaggi e commutatori Ethernet.
Questo è possibile grazie alle soluzioni multiaccesso come quelle proposte da OneAccess.


Per gli ambienti estesi che avranno ancora bisogno delle reti cablate molto veloci saranno ancora necessari degli investimenti, ridotti tuttavia in misura rilevante dall’implementazione degli SDN, Software Defined Networks e in particolare delle soluzioni Open Source nell’ambiente Open Flow.

Server


Per le piccole e medie imprese, la questione non si pone nemmeno più. I loro costi di gestione interna di un parco server composto da una dozzina o un centinaio di macchine diventano proibitivi rispetto al prezzo che possono proporre AWS di Amazon, Azure di Microsoft o GCE (Google Compute Engine).

Gli altri due evidenti vantaggi di un passaggio in OPEX:
- Flessibilità: si pagano solamente le ore di utilizzo
- Potenza variabile: ho sempre accesso alla potenza di cui ho bisogno anche se ho notevoli variazioni di attività.
Per le grandi aziende, questa tendenza verso le soluzioni IaaS (Infrastructure as a Service) sarà più graduale e lenta.


Uno degli esempi più significativi è quello di Netfix, il leader americano del VOD (Video on Demand). Netfix consuma 1 miliardo di ore di calcolo al mese su AWS, corrispondenti al 95% del suo consumo informatico. Questa slide è estratta da una presentazione preparata dal CEO di Netfix e presenta le principali ragioni di questa scelta. Il termine “wait” (attendi) è presente molte volte!

Postazioni di lavoro
Oggi rappresentano la spesa maggiore del budget informatico delle grandi aziende. Il TCO, Total Cost of Ownership, dei PC Windows, i più diffusi nelle postazioni di lavoro aziendali, è valutato dal gruppo Gartner sui 3.500 $ all’anno.
Tre grandi evoluzioni cambieranno il dato e ridurranno fortemente gli investimenti delle aziende per le loro postazioni di lavoro:


- Il predominio dei dispositivi mobili: tablet, smartphone, PC mobili rappresentano più dell’80% dei dispositivi d’accesso venduti nel 2012. La maggior parte degli smartphone sono già in vendita con un contratto mensile che copre il costo del dispositivo e il costo della rete. 
- Sempre più spesso, le aziende aderiscono al programma BYOD (Bring Your Own Device) e BYON (Bring Your Own Network). L’investimento è a carico del collaboratore ma l’azienda gli riconosce una somma mensile: si passa da un budget CAPEX ad uno OPEX. 


- Altro esempio: Google ha lanciato un programma di “noleggio” Chromebook, che copre, per una somma variabile di 20/30$ al mese, tutti i costi per un periodo di 3 anni con un rinnovo del materiale alla fine del periodo.
Questa tendenza sarà imitata molto rapidamente da un gran numero di fornitori.

Utilizzi

Nell’ambito degli utilizzi, le cose sono molto più semplici: le soluzioni SaaS, Software as a Service, s’impongono per tutti i processi trasversali e le applicazioni di comunicazione e di collaborazione, “social”.
Uno studio recente, realizzato dallo studio americano Saugatuck, mostra che nel 2016 meno del 15% delle applicazioni sarà implementato localmente in modo tradizionale.


E... il 100% delle applicazioni SaaS sono fatturate in funzione del tempo, del numero degli utilizzatori o del livello di risorse consumate; sono quindi nel 100% dei casi delle spese OPEX!
Ci vorranno ancora molti anni, troppi, perché le grandi organizzazioni possano liberarsi dei loro software integrati e altri ERP, ma il budget CAPEX assegnato si ridurrà progressivamente.

I fornitori investono… i clienti utilizzano

Non è perché le imprese smettono di investire in infrastrutture e utilizzi che questi investimenti scompariranno! Saranno presi in carico da... fornitori di soluzioni Cloud d’infrastrutture IaaS o applicazioni SaaS.


Accenture ha calcolato l’ammontare degli investimenti realizzati tra il 2009 e il 2012 da aziende come Amazon, Apple, Google o Microsoft; queste cifre non hanno bisogno di commenti...


Questo altro grafico mostra che l’ammontare degli investimenti trimestrali realizzati da Google è raddoppiato in un anno passando da 600 milioni a 1200 milioni di dollari.
Non si tratta di soluzioni “low cost” nel senso peggiorativo del termine: si tratta al contrario di soluzioni “d’alta qualità” il cui prezzo di vendita si abbasserà sempre più. Questo grazie all’aiuto di fornitori industriali che sono in grado di ridurne fortemente il costo di produzione, favorendo i loro clienti sfruttando le regole dell’economia di scala.

La sfida specifica degli enti pubblici

Questa tendenza del CAPEX verso l’OPEX è ben accettata dalle aziende private; è più difficile da gestire nella Pubblica Amministrazione.
Perché? I budget d’investimento e di funzionamento sono separati da compartimenti stagni e molto spesso basati su fondi molto diversi.


Ho dovuto spesso affrontare questo problema nei progetti Cloud Computing per gli organismi pubblici che sono spesso obbligati a trovare delle astuzie finanziarie che permettano di capitalizzare le spese di funzionamento di tipo SaaS!
Per rispondere a questo problema, la strada percorsa dal governo britannico è molto intelligente; ha creato G-Cloud, un marketplace SaaS dove tutte le soluzioni, pre-approvate, possono essere messe in opera immediatamente senza aver bisogno di passare dalle procedure classiche di gare pubbliche.

Tendenze

Questo movimento di fondo, da un’informatica CAPEX verso un’informatica OPEX, non si compirà in pochi mesi!
Come succede da una dozzina di anni:
il grande pubblico mostra la via; è da molto tempo che nessuno gestisce i propri server localmente e si può constatare una tendenza molto rapida verso l’archivio “Cloud” con Box, Dropbox, iCloud o GDrive.


- Le piccole e medie aziende prendono rapidamente il testimone. Hanno maggiore flessibilità per cambiare le loro soluzioni informatiche esistenti.
- Le grandi organizzazioni impiegano più tempo per migrare alle soluzioni OPEX; è più difficile per loro liberarsi dai loro investimenti “legacy” in infrastrutture e applicazioni.


Affidare a grandi fornitori industriali la responsabilità degli investimenti in infrastrutture e utilizzi informatici; acquistare da loro le sole risorse di cui si ha bisogno quando se ne ha bisogno con la certezza di non dover mai investire sulle risorse che si è sicuri di non poter mai ottimizzare...

Questo “nirvana” informatico è a vostra portata; sarebbe davvero un peccato non approfittarne!

Nessun commento:

Posta un commento