In questa quinta parte, e in sintesi, analizzerò le strategie divergenti dei tre grandi attori, Apple, Google e Microsoft che tutto oppone in questo scontro tra titani. (In ordine alfabetico!)
La strategia “integrata” di Apple

Ciascuno di noi può, oggi, condurre la propria vita informatica professionale in un mondo al 100% Apple con:
Un “Ultrabook”, il MacBook air (in più è l’originale).
Un PC portatile potente, il MacBook pro 15”.
Un iMac per gli irriducibili del PC desktop.
Uno smartphone: iPhone5.
Un tablet iPad, 10” oggi e anche 7” tra qualche settimana.
Un browser, Safari.
Due Sistemi Operativi, iOS e MacOS.
Centinaia di migliaia di applicazioni disponibili, su AppStore.
Obiettivamente, tutte le soluzioni Apple sono di ottima qualità e nulla manca per essere un professionista super equipaggiato, 100% Apple!
Dopo il 2007, anno dell’annuncio di iPhone, il successo di Apple, spinto da prodotti innovativi è stato spettacolare, come lo dimostra l’evoluzione della sua capitalizzazione in borsa.
Perché cambiare una strategia vincente? Non penso che Apple cambierà la sua strategia attuale di integrazione e di “prigione dorata e volontaria” proposta agli utenti.
L’approccio di Apple per reinvestire nelle imprese è molto efficace; si basa sulla pressione fatta dagli utenti e soprattutto dai dirigenti che desiderano continuare ad utilizzare all’interno della loro azienda gli iPhone e gli iPad che hanno acquistato a titolo personale. Ritengono, spesso a ragione, che questi dispositivi siano migliori di quelli più tradizionali proposti dalla loro direzione IT.
Quale può essere la risposta intelligente di un responsabile IT di fronte a queste domande? Due i principi:
- Accetto con piacere tutti i vostri dispositivi di accesso Apple, Macintosh, iPad o iPhone.
- Vi chiedo in cambio di evitare le applicazioni proprietarie di Apple e di utilizzare le applicazioni HTML5 messe a disposizione dall’azienda.
(Revevol applica con successo questo avvicinamento al concetto BYOD Bring Your Own Device)
Questo approccio pratico permette di non privarsi dell’utilizzo dei dispositivi di accesso performanti pur evitando la temibile trappola delle soluzioni proprietarie.
Il mio pronostico 2015:
I dispositivi di accesso proposti da Apple, computer portatili, smartphone e tablet saranno molto presenti nelle aziende. Al contrario, Apple avrà un minore impatto sulle applicazioni professionali e le aziende non entreranno nel suo schema d’integrazione delle applicazioni e dei dispositivi di accesso.
La strategia di attacco di Google
Non dimentichiamoci che, nata nel 1998, Google è il più giovane membro del trio; Google non ha pertanto da difendere alcuna soluzione storica e può giocare meglio le carte dell’innovazione.
Google, come Microsoft, è prima di tutto un produttore di software, al contrario di Apple che ricava una parte importante dei suoi guadagni dai materiali.
Le rare incursioni di Google nel mondo materiale, ad esempio con il tablet Nexus 7, sono prima di tutto una vetrina del suo know-how di software.
Sarà interessante vedere se Microsoft, dopo l’annuncio del suo tablet Surface, seguirà la stessa strategia “vetrina” oppure si augura veramente di diventare un fornitore importante per le postazioni di lavoro. La risposta a questa domanda interessa ad un livello superiore tutti i partner storici di Microsoft, e Acer è stato il primo a lanciare il segnale d’allarme!
In questo schema ho rappresentato i principali componenti della strategia per le postazioni di lavoro Google (inquadrato in verde).
E’ importante capire che Google ha due progetti in atto:
1) HTML5 + Chrome a livello di browser. E’ anche il messaggio chiave di Google per gli sviluppatori: se scegliete HTML5 farò in modo che le vostre applicazioni funzionino sulla grande maggioranza delle postazioni di lavoro di domani.
2) Android, e in minor scala ChromeOS, a livello di Sistema Operativo. In questo caso Google utilizza GooglePlay, la sua boutique di applicazioni, come controffensiva alla potenza di Apple e del suo AppleStore. Questa strategia può, in apparenza, apparire confusa, soprattutto nei confronti degli sviluppatori che si lamentano di guadagnare meno soldi con le loro applicazioni Android che con quelle per iOS, come già accennato nella quarta parte di questa analisi.
Penso al contrario che sia una strategia molto chiara, con due dispositivi diversi, per due obiettivi diversi:
Android ha come obiettivo prioritario di condurre più gente possibile su Internet, in particolare sul mercato in forte crescita dei paesi in via di sviluppo. Nei primi 6 mesi dell’anno 2012, Android ha fornito … l’81% degli smartphone in Cina, come annuncia questo studio pubblicato all’inizio di agosto 2012 da Canalys.
Non c’era che un piccolo miliardo di persone fornite di smartphone fino al 2011 contro più di 6 miliardi di utilizzatori di telefoni cellulari. Restano... 5 miliardi di utilizzatori di telefoni cellulari classici e feature phone da convertire in smartphone! E’ la principale missione di Android!
Chrome-HTML5 ha come obiettivo di garantire agli sviluppatori di applicazioni che la grande maggioranza delle postazioni di lavoro saranno capaci di eseguire le loro applicazioni scritte per HTML5. E’ altrettanto essenziale capire bene che Google non guadagna un euro, un dollaro su Android o Chrome. Sono prodotti che, aumentando il numero di internauti, permettono a Google di vendere più servizi (Google Apps) o pubblicità sul web.
Al contrario, Microsoft prende quasi la metà dei suoi guadagni dalla vendita di Windows; è per questo che Windows 8 RT e Windows 8 Phone sono a pagamento e fatturati ai produttori di tablet e smartphone.
In breve, il mondo informatico professionale, secondo Google, è:
Un dispositivo di accesso mobile, fornito di un browser compatibile con HTML5.
Delle applicazioni Cloud, di Google (Gmail, Google Apps, Maps...) e migliaia d’altri produttori che condividono, o condivideranno questa visione semplice di un mondo informatico 100% WICH.
WICH= Web + Internet + Cloud + HTML5
Web come piattaforma generale.
Internet per le infrastrutture.
Cloud per ospitare le applicazioni in modo SaaS.
HTML5 per sviluppare delle applicazioni accessibili per tutti i browser.
Il mio pronostico per il 2015:
Google continuerà a investire massivamente sulle infrastrutture delle postazioni di lavoro aperte. Il suo obiettivo strategico resta quello di dare ad un gran numero di persone, sia nel grande pubblico che nelle imprese, la più grande varietà possibile di dispositivi di accesso che permettano d’accedere al mondo WICH.
Il paradosso: Google è obbiettivamente alleato di Microsoft ed Apple quando questi ultimi proporranno dei dispositivi di accesso moderni, compatibili con HTML5... cosa che avverrà sempre più spesso.
In pratica:
Android resterà il primo Sistema Operativo su smartphone e diventerà il primo Sistema Operativo su tablet.
Chrome resterà uno dei tre browser principali e sarà presente sulla grande maggioranza dei dispositivi d’accesso.
ChromeOS resta per me la grande incognita: è ancora troppo presto per sapere se questa soluzione si diffonderà nelle aziende superando il 10% del mercato oppure resterà una soluzione di nicchia.
La strategia “difensiva” di Microsoft
Nel 2012, Microsoft è ancora, con Windows e Office, il riferimento principale per quanto riguarda le postazioni di lavoro.
Questo grafico, pubblicato dal Wall Street Journal, presenta i guadagni di Microsoft per settore negli ultimi 9 mesi del suo anno fiscale, a fine marzo 2012.
Windows resta la seconda fonte principale dei guadagni, anche se sono, per la prima volta, in ribasso del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Gli ultimi annunci di Microsoft hanno messo chiaramente in evidenza la strategia delle postazioni di lavoro di questo produttore per i prossimi 3 / 5 anni e questa ha un nome: Windows 8.
Microsoft è convinta di non aver più alcun interesse a giocare il gioco del browser e HTML5, cosa che marginalizzerebbe il suo vantaggio concorrenziale attuale intorno al Sistema Operativo Windows sui PC tradizionali.
La soluzione: provare a mantenere questo vantaggio concorrenziale, a livello di Sistema Operativo, sulle postazioni di lavoro di ieri (i PC) e di domani (smartphone e tablet).
Qualche settimana fa ho visitato lo straordinario museo dell’automobile di Mulhouse; tra i gioielli di questa collezione c’è una delle prime “Benz” al mondo.
Il legame con Microsoft? Questa prima automobile a motore assomiglia molto a una carrozza a cavallo, soluzione dominante dell’epoca ed è logico. Al contrario, rari sono i produttori di quell’epoca, 1893, che sono stati capaci di adattarsi a questo nuovo mondo automobile e di diventare “Mercedes Benz”.
In informatica, Apple è uno dei pochi ad essere riuscito in questo progetto di rottura, divenendo oggi l’impresa iPhone piuttosto che l’impresa Macintosh.
Microsoft sarà capace di riuscire in questa necessaria mutazione di rottura?
Le decisioni prese in questi ultimi dieci anni, questa priorità mantenuta sul Sistema Operativo non mi portano ad essere ottimista.
Il mio pronostico per il 2015:
Le tre versioni di Windows 8 non riusciranno ad imporsi nel mondo aziendale:
Sui PC tradizionali, Windows 7 resterà la versione di riferimento, per minimizzare le perturbazioni inutili e costose legate ad un cambiamento di Sistema Operativo, Windows 8, che non aggiunge alcun valore significativo.
Sui tablet, Windows RT su processore ARM non convincerà e non riuscirà ad intaccare la dominazione del duopolio iOS e Android.
Sugli smartphone, Windows 8 non supererà il 5 / 10% del mercato. La buona notizia: Windows 8 otterrà la medaglia di bronzo scavalcando BlackBerry e Symbian.
Gli sviluppatori avranno per la maggior parte capito che abbiamo cambiato epoca, non è più a livello di Sistema Operativo che bisogna lavorare, ma per i browser, dunque HTML5.
MAJ del 14 agosto alle 14.00
L’ultimo blog di Microsoft sull’argomento conferma, ahimè, i miei timori. Il titolo di questo blog è emblematico di questa visione volta al passato:
"Collaborating to deliver Windows RT PCs"
I nuovi tablet che dovranno essere annunciati il 26 ottobre da Asus, Dell o Lenovo sono dei PC Windows RT! Non sono dei... tablet!
L’immagine che accompagna questo blog non ha bisogno di commenti: questi tablet, per Microsoft, non possono esistere se non sono accompagnati da una tastiera per poter, in pratica, essere utilizzati come pc portatili.
Sintesi: responsabili informatici, a voi fare da arbitri
Come scrivevo alla fine della prima parte di quest’analisi:
“Sono gli utenti, i responsabili IT, i dirigenti che designeranno il vincitore di domani!”
Per una volta, la soluzione è molto semplice: le aziende, le più grandi in primis, lanciano costantemente degli annunci di offerte per i loro nuovi programmi di sviluppo o l’acquisto di software.
Propongo loro di mettere, in tutte le loro richieste di offerta, la frase d’apertura qui sotto:
“Tutte le proposte ricevute dovranno essere compatibili con HTML5”
La procedura di accettazione delle offerte sarà la seguente: la soluzione che proporrete sarà testata su tutte queste configurazioni della postazione di lavoro:
iPhone, utilizzando Chrome e Safari
Tablet Nexus 7 con Chrome e Firefox
PC portatile Windows 7 con IE9, Firefox e Chrome
Macbook Pro 15” con Safari e Firefox
Il non funzionamento su una sola di queste soluzioni sarà causa di eliminazione.
Quando i grandi produttori di software e i principali SSII avranno perso i loro primi affari perché non saranno stati in grado di rispettare questi test di compatibilità e quando avranno capito che questo approccio andrà generalizzandosi, si adatteranno molto velocemente a questa distribuzione della domanda informatica aziendale.
Tranquilli: ne sono perfettamente in grado
Un grande ringraziamento a tutti coloro che hanno, o avranno avuto il coraggio di leggere e commentare questi cinque articoli.
Penso di aver posto delle buone domande, spero di aver dato delle risposte pertinenti ma le opinioni potranno divergere su questo argomento!
Spero anche che vi aiuteranno nelle vostre scelte davanti ad una delle decisioni più complesse ma essenziali per il successo della vostra informatica nei prossimi 3 / 5 anni.
In questa quarto capitolo vi propongo di adottare il punto di vista dello sviluppatore d’applicazioni professionista, che lavori per un azienda o sia impiegato presso un fornitore di applicazioni. La situazione è ancora più difficile per gli sviluppatori di applicazioni per il grande pubblico, con la sempre maggiore complessità dei mercati volubili come quello dei giochi.
Non dimentichiamo comunque mai, che il solo valore di una postazione di lavoro è dato dalle applicazioni alle quali dà accesso.
Il dilemma degli sviluppatori, nel 2012
Com’era semplice la mia vita di sviluppatore d’applicazioni aziendali negli anni 2000 - 2005!
Il 95% degli utenti professionali erano forniti di un PC Windows, la sola domanda da porsi era: per quale versione di Windows devo fare richiesta?

Come hanno dimostrato i primi tre capitoli di questa analisi, il panorama delle postazioni di lavoro è stato completamente rivoluzionato e questo è solo l’inizio.
Oggi e domani ancor di più, di fronte alla crescente varietà dei dispositivi d’accesso alle applicazioni professionali si pone la questione di chi deciderà dell’avvenire delle applicazioni informatiche per le aziende:
Quale piattaforma di sviluppo scegliere?
A rischio di forzare un po’ le scelte, nel 2012, uno sviluppatore ha tre opzioni principali:
- Sviluppare per un Sistema Operativo storico, Windows, che conosce bene.
- Sviluppare per una o più piattaforme mobili, chiaramente iOS e/o Android.
- Sviluppare per HTML5.

Un’indagine recente, condotta da Appcelerator, conferma, se fosse necessario, che iOS, Android e HTML5 sono le tre opzioni in assoluto scelte da più del 70% degli sviluppatori.
Non dimentichiamo che sono gli sviluppatori che hanno tra le mani l’avvenire di tutte le piattaforme delle postazioni di lavoro. Non è sorprendente che siano oggetto di tutte le attenzioni dei fornitori di cui ho parlato in questi articoli: Microsoft, Apple, Google, Mozilla...
Il mio ultimo biglietto del 2011 era dedicato a un tema simile, “Mobile First”

Era un messaggio chiaro e sempre più d’attualità: se l’80% delle postazioni di lavoro sono mobili, è logico sviluppare delle applicazioni principalmente per dispositivi mobili!
Sviluppare per un Sistema Operativo in particolare

E’ ancora il comportamento della maggior parte degli sviluppatori ma … oggi, bisogna fare delle scelte!
Procediamo per eliminazione:
- ChromeOS o FirefoxOS: non sono delle piattaforme di sviluppo, questi Sistemi Operativi esistono esclusivamente per permettere al browser di funzionare. Eliminati!
- MacOS: non sarà mai una piattaforma dominante e il numero di applicazioni native disponibili resteranno poche. Eliminato!
- Sistemi Operativi non presenti in questo grafico: Symbian, Balckberry... Eliminati! Bisognerebbe essere masochisti per scegliere una piattaforma già marginalizzata e che per di più perde velocità.
Non ne restano che tre, ed è già molto: iOS, Android e Windows 8.
Sviluppare per Windows 8
E’ un’opzione molto allettante per la maggior parte degli sviluppatori perché è quello che hanno sempre fatto, è lì che si trovano le loro competenze, la loro zona di sicurezza.
Ai tempi benedetti dell’unicità, era sufficiente scegliere la piattaforma Windows - Intel per essere sicuri di raggiungere il 95% degli utenti aziendali.
Microsoft, lo abbiamo visto precedentemente, farà molta pressione agli sviluppatori perché scelgano Windows 8. Ok, ma ritroviamo il problema più importante, posto nella terza parte di questa analisi: Windows 8, non è uno, ma tre Sistemi Operativi differenti.
Come mostra chiaramente questo schema pubblicato da Microsoft, i dispositivi di sviluppo non sono gli stessi per Windows 8 Intel e Windows 8 RT ARM.
Per coloro che non ne saranno convinti, stanno per essere pubblicati tutta una serie di articoli, in inglese e francese, per confermare che la versione Office 2013 su Windows RT sarà una versione diversa, semplificata rispetto a quella annunciata su Windows 8 Intel.
Chi potrà mai affermare che è possibile sviluppare una sola volta per tutte le versioni di Windows 8 se nemmeno Microsoft stessa non ne è in grado.
Se fossi uno sviluppatore, Windows 8 mi porterebbe a pormi alcune domande:
- Preferisco Windows 8 Intel, ma mi allontano dal mercato in maggior espansione, quello dei tablet e degli smartphone?
- Preferisco Windows 8 RT, ma scommetto su una piattaforma che non esiste e che deve affrontare un mercato totalmente dominato da iOS e Android?
- Preferisco Windows 8, altra piattaforma che deve dimostrare tutto, dopo l’insuccesso di Windows Phone 7?
Cosa fareste voi, se foste degli sviluppatori?
Sviluppare per Sistemi Operativi mobili: iOS e Android
Mobile First? Per rispondere a questa strategia, gli sviluppatori hanno scelto, per la stragrande maggioranza, i sistemi Operativi mobili iOS e Android. Tra il 2007 e il 2011 è stato il periodo giusto per coloro che desideravano creare delle applicazioni performanti ed ergonomiche.
Nel 2012, come mostrano questi due grafici, iOS ha superato Android, la ragione? E’ molto pratica: è molto più semplice far soldi con iOS che con Android.
Le percentuali sono interessanti: 73% di nuovi progetti su iOS, 76% di rendite supplementari su iOS; chi potrà dire adesso che gli sviluppatori non sono persone pratiche!
Da qui al 2015, è chiaro per me che Android e iOS resteranno le scelte predominanti per gli sviluppatori che desiderano continuare a lavorare a livello di Sistema Operativo.
Per facilitare il lavoro degli sviluppatori, esistono numerosi dispositivi di qualità che permettono la scrittura di applicazioni portatili su queste due piattaforme.
Sviluppare per HTML5
Nella prima parte di questa analisi ho detto tutto il bene possibile di HTML5, sono tuttavia cosciente dei suoi limiti attuali, dovuti in gran parte al fatto che lo standard non è ancora del tutto finalizzato.
La compatibilità dei browser su PC portatili è già molto ragionevole.
E’ ancora molto lontana dall’essere perfetta sui browser per smartphone e tablet!
Per uno sviluppatore che cerca una soluzione perenne e universale, HTML5 a tutte le caratteristiche di una soluzione ideale:
- Funziona e funzionerà sempre meglio con tutte le versioni dei browser più aggiornati
- Permette di liberarsi di tutti i plug-in storici come Flash o Silverlight
- Mette definitivamente da parte la questione dei Sistemi Operativi: chiunque sia il vincitore di domani, la mia applicazione HTML5 sarà utilizzabile.
E’ chiaro questo messaggio agli sviluppatori? La risposta è chiaramente “si” come mostrano i risultati di questa indagine.
Nel 2012, il 100% degli sviluppatori utilizzano o utilizzeranno a breve HTML5. Difficile fare meglio, soprattutto se si compara questo dato con i risultati di un’altra indagine, sei mesi prima: 51% degli sviluppatori non avevano ancora preso questa decisione.
HTML5 non permette di sviluppare delle applicazioni ergonomiche e capaci di gestire al meglio i dati multimediali! Ho sovente sentito queste riflessioni. Per rassicurare gli scettici, vi propongo due esempi emblematici che dimostrano il contrario:
- Aviary: questa famiglia di dispositivi permette di disporre sul web di funzioni essenziali per eseguire montaggi video o audio e di apportare modifiche complesse alle fotografie.
E’ d’altronde lo strumento proposto dal software del mio blog Typepad per modificare le immagini.
- Sliderocket, o come sconfiggere PowerPoint con un’applicazione che permette di creare presentazioni di alto livello in HTML5 sul Cloud. VMWare ha riacquistato Sliderocket l’anno scorso e questo rassicurerà le aziende che avranno voglia di testarlo.
Se ci volesse un ultimo motivo per convincere gli sviluppatori, questo studio di ABI Research prevede più di 2 miliardi di clienti HTML5 su dispositivi mobili per il 2016.
Business Insider, una delle maggiori fonti d’informazione che conosco ha la stessa visione: si, HTML5 vincerà ma per farlo ci vorrà più tempo del previsto. Vi consiglio vivamente questa analisi, in inglese; dà una panoramica accurata di tutti i vantaggi e i limiti attuali di HTML5.
Riepilogo: quale scelta per gli sviluppatori
Allora, Windows 8, iOS, Android o HTML5, quale sarebbe la vostra decisione se foste uno sviluppatore software?
Avete capito bene, sono convinto che sarà HTML5, per i prossimi 10 anni, la piattaforma dominante per gli sviluppatori di applicazioni, in prevalenza mobili, come lo è stato, durante gli anni 2000, il sistema operativo Windows per i PC classici.
Un passaggio di testimone pieno di conseguenze per tutte le professioni informatiche, spero che sarete numerosi a non perdervi questo cambio di rotta.
Nell’ultima parte di questa serie, vi proporrò di vedere le cose dal punto di vista dei produttori: passerò in rassegna le strategie, molto diverse, di tre grandi attori del mercato che sono molto presenti oggi sulle postazioni di lavoro e spererebbero di restarci: Apple, Google e Microsoft.
In questa terza parte, analizzo due delle principali “guerre” future, sul mercato dei sistemi operativi e su quello dei browser.
La guerra dei sistemi operativi (OS)
Avevo concluso la seconda parte con un messaggio chiaro:
“La varietà dei dispositivi d’accesso al sistema operativo, già molto ampia, non può che crescere.”

Computer portatili, smartphone, tablet... tutti hanno bisogno di un sistema operativo per funzionare. Concentrerò la mia analisi sugli attori e le soluzioni che considero come i più importanti per i prossimi 3 / 5 anni.
Mi perdonino coloro che lascerò da parte, come Linux per i PC classici, Blackberry o Symbian per i dispositivi mobili, ma chi sarà ancora interessato a loro nel 2015?
Quali sono le maggiori forze in gioco?
Microsoft con Windows 8
26 ottobre 2012, data ufficiale del lancio di Windows 8, a mio avviso è la più grande operazione di “lascia o raddoppia” tentata da questo grande produttore negli ultimi tempi.

Fino ad oggi le cose erano chiare e semplici:
WindowsXP e 7 dominano il mercato dei PC desktop e portatili.
Windows Mobile 6 e Windows Phone 7 sono dei nani sul mercato degli smartphone come lo dimostra questo grafico relativo al mercato USA.
Windows ha una presenza minima sui tablet.
Microsoft ha capito che i mercati in maggior crescita sono quelli degli smartphone e dei tablet, se non riuscirà ad entrarvi in maniera decisa il suo potere attuale sui sistemi operativi si polverizzerà.
Più grave, gli sviluppatori potrebbero allontanarsi dalla piattaforma Windows in tutte le sue forme.

Con l’arrivo di Windows 8, capisco finalmente perchè c’è una “s” in Windows, Microsoft non annuncerà una, ma tre versioni totalmente differenti di Windows 8:
Windows 8, come sostituzione possible di Windows XP e 7 sui PC desktop e portatili Intel.
Windows 8 RT, per il tablet Surface con processore ARM.
Windows 8 Phone per sostituire Windows Phone 7.

E’ inutile ricordare che chi ha acquistato di recente, fortunatamente pochi, degli Smartphone Windows Phone 7, ha avuto la brutta sorpresa di constatare che il loro prodotto, vecchio solo di qualche mese, è già obsoleto perchè non potrà nemmeno essere aggiornato con Windows 8.
Chiedete anche a Nokia cosa ne pensa visto che è stata obbligata a dimezzare il prezzo di vendita dei Lumia negli USA dopo l’annuncio di Windows Phone 8...
Un altro fattore complicherà il compito di Microsoft, i costi: nel 2013, i produttori di smartphone e di tablet avranno la scelta di un buon sistema operativo e gratuito, ho citato Android.
Dimenticavo un piccolo dettaglio: con il tablet Surface, Microsoft entra in concorrenza direttamente con i produttori che saranno tentati di dargli fiducia...
Con questo annuncio e questo marchio unico: Windows 8; Microsoft tenta di far passare un messaggio forte che tuttavia è invecchiato improvvisamente: Windows resta la piattaforma universale dell’informatica di domani. Piccolo problema, lo slogan è molto astuto ma totalmente falso, al limite della pubblicità ingannevole. Perché?

Un’applicazione scritta per una delle tre versioni di Windows non potrà essere eseguita sulle altre due. E’ Microsoft stessa che lo conferma annunciando per esempio una versione specifica della suite Office per i tablet Windows RT.
Windows 8 per PC è la versione più commentata poiché quella meglio riuscita per il momento.
Innumerevoli articoli sono stati pubblicati a questo proposito, alcuni prevedendo un successo spettacolare, altri un fallimento strepitoso. L’immagine che ne risulta è: Windows 8 starà a Windows 7 come Windows Vista è stato per Windows XP.
Apple con MacOS e iOS

Apple ha appena aggiornato il suo Sistema Operativo per Macintosh con la versione “Mountain Lion” e dovrà annunciare, il 12 settembre 2012, la nuova versione di iOS 6 in occasione del doppio lancio di iPhone 5 e del tablet iPad mini fornito di uno schermo di 7 / 8 pollici.
A differenza di Microsoft, Apple ha la decenza di mantenere due nomi diversi per due prodotti diversi. Tutti parlano della convergenza tra MacOS e iOS ma sarebbe meglio parlare di un avvicinamento delle interfacce utenti.
Sono due eccellenti Sistemi Operativi, ciascuno ben adattato alla tipologia di dispositivi che gestisce, perchè cambiare qualcosa che risponde bene alle aspettative degli utenti?

Google con Android
Lanciato nel 2008, il Sistema Operativo open source di Google, su base Linux, si è imposto velocemente sul mercato degli smartphone; 1 milione di nuovi smartphone Android sono attivati ogni giorno contro “solo” 400.000 di un anno fa.
Avevo, nel 2009, anticipato brevemente questo fenomeno in un articolo annunciando il successo dei Sistemi Operativi open source per i dispositivi mobili.
Come Apple con iOS, Google propone Android anche sui tablet, il mercato dei tablet Android è ancora molto arretrato rispetto a quello di iPad su iOS ma avanza velocemente, come sembra mostrare il successo iniziale del tablet Asus Google 7”.
Per i tablet come per gli smartphone, sarà difficile per la concorrenza ottenere una posizione accanto a iOS e Android.
Due outsider: ChromeOS e FirefoxOS


ChromeOS è proposto da poco più di un anno su un numero limitato di PC portatili 12”, i Chromebook, e FireFoxOS non è ancora disponibile anche se alcuni screeshot sono già visibili.
Questi due sistemi operativi open source presentano un approccio innovativo, di rottura, posizionando il Sistema Operativo come un software molto leggero la cui funzione principale è di avviare il browser.
Google segue la strada di Apple proponendo due Sistemi Operativi differenti con due nomi differenti, Android e ChromeOS. Potrà Chrome OS diventare il primo Linux a conquistare una parte significativa del mercato dei PC professionali portatili e non, con l’annuncio di ChromeBox? La scommessa non è ancora stata vinta.
FirefoxOS può rapidamente diventare il terzo Sistema Operativo più popolare per quanto riguarda gli smartphone e in particolare su un mercato che si allargherà molto velocemente, quello degli smartphone di base.
Il mio pronostico per il 2015:

- La convergenza attorno al Sistema Operativo unico è una finzione, una cattivissima idea.
- Smartphone, tablet o PC portatili avranno, per molto tempo, bisogno di un Sistema operativo adattato alle loro specificità.
- Apple continuerà a proporre due Sistemi Operativi differenti MacOs e iOS.
- Image iOS6 sarà annunciato
- Sui Pc professionali, desktop e portatili, Windows 7 sarà sempre il Sistema Operativo fisso di riferimento e Windows 8 resterà poco presente, probabilmente sotto il 20% di quota di mercato.
- Non dimentichiamoci la buona notizia per i responsabili IT: Microsoft ha confermato che Windows 7 resterà disponibile fino a gennaio 2020.
- Il duopolio iOS - Android sarà nel 2015 ancora molto dominante sul mercato dei tablet e degli smartphone.
- Microsoft avrà perso la scommessa Windows 8 su smartphone e tablet con una fetta di mercato ampiamente sotto il 10%, probabilmente molto vicina al 5%.
- Cosa dire dei Sistemi Operativi Cloud, ChromeOS e FirefoxOS? Il pronostico è più delicato poiché il loro successo dipenderà dalla velocità con la quale le aziende migreranno una gran parte delle loro applicazioni sul Cloud. Tenterò comunque di fare una doppia previsione:
- Chrome OS conquisterà una fetta di mercato maggiore di Windows 8 sui PC portatili professionali.
- FirefoxOS conquisterà una fetta di mercato superiore a Windows Phone 8 e BlackBerry sugli smartphone.
La guerra dei browser
Chi avrebbe scommesso, all’inizio del 2005, sul fatto che Internet Explorer non avrebbe avuto più del 30% di share di mercato a metà del 2012?
Sempre di più passeremo la nostra “vita informatica” sui browser, ragione in più per scegliere bene.
Cinque browser principali, cinque strategie differenti! Proviamo a vederci chiaro.
Opera: è il meno conosciuto dei cinque, con un posizionamento prioritario sui dispositivi mobili di base. Quale può essere il suo avvenire in un mondo in cui i dispositivi d’accesso sono sempre più potenti e accettano senza problemi i browser che erano nati sui PC classici? Si è parlato recentemente anche del suo eventuale riscatto da parte di Facebook; non sarebbe poi una così brutta idea per uscire in bellezza.
Firefox: quello per cui la concorrenza è ritornata su questo mercato, non gliene saremo mai abbastanza riconoscenti. E’ inoltre il simbolo dell’apertura, del rispetto degli standard Web, si fa a fatica trovargli il minimo difetto. E’ anche il navigatore che fa il massimo per essere disponibile su tutti i Sistemi Operativi, su tutti i dispositivi d’accesso e si può essere sicuri che la Fondazione Mozilla, incaricata del suo sviluppo continuerà a seguire queste eccellenti pratiche.
Safari: Apple lo propone come prima scelta su tutte le piattaforme MacOS e iOS ma è disponibile anche su PC Windows. Non sono sicuro che si riesca ad avere in tempi brevi una versione di Safari per Android!
Apple concentrerà tutti i suoi sforzi di sviluppo di Safari sui propri dispositivi di accesso, trascurando sempre più i Sistemi Operativi della concorrenza. Non sono convinto che i dirigenti di Apple vogliano che il browser diventi un dispositivo strategico, un po’ come la pensa Microsoft.
Chrome: è l’ultimo della famiglia, ma ha già preso posto velocemente nel trio di testa. Google ne propone una versione per tutti i Sistemi Operativi compreso iOS. E’ Chrome che ha dato il via alla corsa all’innovazione, all’uscita molto rapida delle nuove versioni. Nel momento in cui sto scrivendo queste righe dispongo della versione 21! Chrome è strategico per Google? Potete scommetterci! Si, poiché più gli utenti potranno utilizzare dei browser performanti e rapidi, qualunque sia il Sistema Operativo o il dispositivo di accesso e più i servizi proposti da Google saranno utilizzati. Mozilla e Google sono le due organizzazioni che che faranno di più per migliorare i loro browser.
Cnet.com ha recentemente salutato l’apertura di Google che permette a tutti i navigatori di installarsi facilmente su Android.
Internet Explorer: Possiamo sperare di vedere la sua curva di popolarità smettere di calare o persino rimontare?
E’ poco probabile poiché Microsoft ha fatto una scelta, a mio avviso non molto furba, di non sviluppare più versioni che non siano per una piattaforma Windows. Avevo, un tempo molto lontano, una versione di IE sul mio Mac! in un mondo multi-dispositivo, gli utilizzatori priviligeranno dei browser che possano essere utilizzati su tutte le postazioni di lavoro. La sincronizzazione sul Cloud permette di salvare i propri documenti e i propri link preferiti, chi propone questa funzione? Guarda caso Chrome e Firefox.
Microsoft ha inoltre annunciato, e questo non piace assolutamente alla Commissione Europea, che il solo browser autorizzato su Windows RT, la versione di Windows per processori ARM e il suo tablet Surface sarà Internet Explorer, con l’assurdo pretesto di meglio garantire la sicurezza degli utenti! Chi può seriamente dare credito ad un tale argomento?
Internet Explorer che non andrà più sui Sistemi Operativi concorrenti di Microsoft, Windows RT che rifiuta di far funzionare i browser concorrenti; che bell’esempio di apertura ci mostra Microsoft! Sembra di essere tornati agli anni ‘90 e 2000.
Il mio pronostico per il 2015:
- apertura, rispetto degli standard, multi-piattaforme: sono le chiavi del successo per i browser e la concorrenza sarà molto dura. Tanto peggio per quelli che continuano a credere che proprietario e chiuso siano ancora le ricette del successo.
- le due soluzioni Open Source, Firefox e Chrome, rimarranno in testa. Sono quelli che continueranno a progredire a tutta velocità. Innovatori, rapidi, multipiattaforme, saranno i browser preferiti da tutti gli utenti professionali che hanno capito l’importanza di avere un eccellente browser per lavorare efficacemente e piacevolmente.
- Safari sarà utilizzato solo su Sistema Operativo Apple e avrà come concorrenti Chrome e Firefox, anch’essi disponibili su iOS e MacOS. La sua fetta di mercato si ridurrà progressivamente.
- Opera: temo che non se ne parlerà più nel 2015
- Internet Explorer: senza alcun vantaggio competitivo particolare, piuttosto in ritardo rispetto agli standard come HTML5, disponibile su un numero ridotto di piattaforme e nemmeno quelle più diffuse. Faccio fatica a trovare un solo argomento che mi permetta di predire un avvenire radioso!
Pensavo di poter trattare nella sua interezza questo argomento, uno dei più strategici oggi, in tre capitoli; invece me ne servono almeno cinque...