lunedì 8 ottobre 2012

Parte 3 - Chi fornirà le postazioni di lavoro del futuro? Guerre senza pietà all’orizzonte!

In questa terza parte, analizzo due delle principali “guerre” future, sul mercato dei sistemi operativi e su quello dei browser.

La guerra dei sistemi operativi (OS)

Avevo concluso la seconda parte con un messaggio chiaro:

“La varietà dei dispositivi d’accesso al sistema operativo, già molto ampia, non può che crescere.”




Computer portatili, smartphone, tablet... tutti hanno bisogno di un sistema operativo per funzionare. Concentrerò la mia analisi sugli attori e le soluzioni che considero come i più importanti per i prossimi 3 / 5 anni.
Mi perdonino coloro che lascerò da parte, come Linux per i PC classici, Blackberry o Symbian per i dispositivi mobili, ma chi sarà ancora interessato a loro nel 2015?

Quali sono le maggiori forze in gioco?

Microsoft con Windows 8

26 ottobre 2012, data ufficiale del lancio di Windows 8, a mio avviso è la più grande operazione di “lascia o raddoppia” tentata da questo grande produttore negli ultimi tempi.



Fino ad oggi le cose erano chiare e semplici:


WindowsXP e 7 dominano il mercato dei PC desktop e portatili.
Windows Mobile 6 e Windows Phone 7 sono dei nani sul mercato degli smartphone come lo dimostra questo grafico relativo al mercato USA.
Windows ha una presenza minima sui tablet.
Microsoft ha capito che i mercati in maggior crescita sono quelli degli smartphone e dei tablet, se non riuscirà ad entrarvi in maniera decisa il suo potere attuale sui sistemi operativi si polverizzerà.
Più grave, gli sviluppatori potrebbero allontanarsi dalla piattaforma Windows in tutte le sue forme.




Con l’arrivo di Windows 8, capisco finalmente perchè c’è una “s” in Windows, Microsoft non annuncerà una, ma tre versioni totalmente differenti di Windows 8:
Windows 8, come sostituzione possible di Windows XP e 7 sui PC desktop e portatili Intel.
Windows 8 RT, per il tablet Surface con processore ARM.
Windows 8 Phone per sostituire Windows Phone 7.




E’ inutile ricordare che chi ha acquistato di recente, fortunatamente pochi, degli Smartphone Windows Phone 7, ha avuto la brutta sorpresa di constatare che il loro prodotto, vecchio solo di qualche mese, è già obsoleto perchè non potrà nemmeno essere aggiornato con Windows 8.
Chiedete anche a Nokia cosa ne pensa visto che è stata obbligata a dimezzare il prezzo di vendita dei Lumia negli USA dopo l’annuncio di Windows Phone 8...
Un altro fattore complicherà il compito di Microsoft, i costi: nel 2013, i produttori di smartphone e di tablet avranno la scelta di un buon sistema operativo e gratuito, ho citato Android.
Dimenticavo un piccolo dettaglio: con il tablet Surface, Microsoft entra in concorrenza direttamente con i produttori che saranno tentati di dargli fiducia...

Con questo annuncio e questo marchio unico: Windows 8; Microsoft tenta di far passare un messaggio forte che tuttavia è invecchiato improvvisamente: Windows resta la piattaforma universale dell’informatica di domani. Piccolo problema, lo slogan è molto astuto ma totalmente falso, al limite della pubblicità ingannevole. Perché?




Un’applicazione scritta per una delle tre versioni di Windows non potrà essere eseguita sulle altre due. E’ Microsoft stessa che lo conferma annunciando per esempio una versione specifica della suite Office per i tablet Windows RT.

Windows 8 per PC è la versione più commentata poiché quella meglio riuscita per il momento.
Innumerevoli articoli sono stati pubblicati a questo proposito, alcuni prevedendo un successo spettacolare, altri un fallimento strepitoso. L’immagine che ne risulta è: Windows 8 starà a Windows 7 come Windows Vista è stato per Windows XP.

Apple con MacOS e iOS




Apple ha appena aggiornato il suo Sistema Operativo per Macintosh con la versione “Mountain Lion” e dovrà annunciare, il 12 settembre 2012, la nuova versione di iOS 6 in occasione del doppio lancio di iPhone 5 e del tablet iPad mini fornito di uno schermo di 7 / 8 pollici.

A differenza di Microsoft, Apple ha la decenza di mantenere due nomi diversi per due prodotti diversi. Tutti parlano della convergenza tra MacOS e iOS ma sarebbe meglio parlare di un avvicinamento delle interfacce utenti.
Sono due eccellenti Sistemi Operativi, ciascuno ben adattato alla tipologia di dispositivi che gestisce, perchè cambiare qualcosa che risponde bene alle aspettative degli utenti?



Google con Android


Lanciato nel 2008, il Sistema Operativo open source di Google, su base Linux, si è imposto velocemente sul mercato degli smartphone; 1 milione di nuovi smartphone Android sono attivati ogni giorno contro “solo” 400.000 di un anno fa.

Avevo, nel 2009, anticipato brevemente questo fenomeno in un articolo annunciando il successo dei Sistemi Operativi open source per i dispositivi mobili.
Come Apple con iOS, Google propone Android anche sui tablet, il mercato dei tablet Android è ancora molto arretrato rispetto a quello di iPad su iOS ma avanza velocemente, come sembra mostrare il successo iniziale del tablet Asus Google 7”.

Per i tablet come per gli smartphone, sarà difficile per la concorrenza ottenere una posizione accanto a iOS e Android.

Due outsider: ChromeOS e FirefoxOS




ChromeOS è proposto da poco più di un anno su un numero limitato di PC portatili 12”, i Chromebook, e FireFoxOS non è ancora disponibile anche se alcuni screeshot sono già visibili.
Questi due sistemi operativi open source presentano un approccio innovativo, di rottura, posizionando il Sistema Operativo come un software molto leggero la cui funzione principale è di avviare il browser.

Google segue la strada di Apple proponendo due Sistemi Operativi differenti con due nomi differenti, Android e ChromeOS. Potrà Chrome OS diventare il primo Linux a conquistare una parte significativa del mercato dei PC professionali portatili e non, con l’annuncio di ChromeBox? La scommessa non è ancora stata vinta.

FirefoxOS può rapidamente diventare il terzo Sistema Operativo più popolare per quanto riguarda gli smartphone e in particolare su un mercato che si allargherà molto velocemente, quello degli smartphone di base.

Il mio pronostico per il 2015:


  • La convergenza attorno al Sistema Operativo unico è una finzione, una cattivissima idea.
  • Smartphone, tablet o PC portatili avranno, per molto tempo, bisogno di un Sistema operativo adattato alle loro specificità.
  • Apple continuerà a proporre due Sistemi Operativi differenti MacOs e iOS.
  • Image iOS6 sarà annunciato
  • Sui Pc professionali, desktop e portatili, Windows 7 sarà sempre il Sistema Operativo fisso di riferimento e Windows 8 resterà poco presente, probabilmente sotto il 20% di quota di mercato.
  • Non dimentichiamoci la buona notizia per i responsabili IT: Microsoft ha confermato che Windows 7 resterà disponibile fino a gennaio 2020.
  • Il duopolio iOS - Android sarà nel 2015 ancora molto dominante sul mercato dei tablet e degli smartphone.
  • Microsoft avrà perso la scommessa Windows 8 su smartphone e tablet con una fetta di mercato ampiamente sotto il 10%, probabilmente molto vicina al 5%.
  • Cosa dire dei Sistemi Operativi Cloud, ChromeOS e FirefoxOS? Il pronostico è più delicato poiché il loro successo dipenderà dalla velocità con la quale le aziende migreranno una gran parte delle loro applicazioni sul Cloud. Tenterò comunque di fare una doppia previsione:
  • Chrome OS conquisterà una fetta di mercato maggiore di Windows 8 sui PC portatili professionali.
  • FirefoxOS conquisterà una fetta di mercato superiore a Windows Phone 8 e BlackBerry sugli smartphone.


La guerra dei browser

Chi avrebbe scommesso, all’inizio del 2005, sul fatto che Internet Explorer non avrebbe avuto più del 30% di share di mercato a metà del 2012?
Sempre di più passeremo la nostra “vita informatica” sui browser, ragione in più per scegliere bene.



Cinque browser principali, cinque strategie differenti! Proviamo a vederci chiaro.

Opera: è il meno conosciuto dei cinque, con un posizionamento prioritario sui dispositivi mobili di base. Quale può essere il suo avvenire in un mondo in cui i dispositivi d’accesso sono sempre più potenti e accettano senza problemi i browser che erano nati sui PC classici? Si è parlato recentemente anche del suo eventuale riscatto da parte di Facebook; non sarebbe poi una così brutta idea per uscire in bellezza.



Firefox: quello per cui la concorrenza è ritornata su questo mercato, non gliene saremo mai abbastanza riconoscenti. E’ inoltre il simbolo dell’apertura, del rispetto degli standard Web, si fa a fatica trovargli il minimo difetto. E’ anche il navigatore che fa il massimo per essere disponibile su tutti i Sistemi Operativi, su tutti i dispositivi d’accesso e si può essere sicuri che la Fondazione Mozilla, incaricata del suo sviluppo continuerà a seguire queste eccellenti pratiche.

Safari: Apple lo propone come prima scelta su tutte le piattaforme MacOS e iOS ma è disponibile anche su PC Windows. Non sono sicuro che si riesca ad avere in tempi brevi una versione di Safari per Android!
Apple concentrerà tutti i suoi sforzi di sviluppo di Safari sui propri dispositivi di accesso, trascurando sempre più i Sistemi Operativi della concorrenza. Non sono convinto che i dirigenti di Apple vogliano che il browser diventi un dispositivo strategico, un po’ come la pensa Microsoft.



Chrome: è l’ultimo della famiglia, ma ha già preso posto velocemente nel trio di testa. Google ne propone una versione per tutti i Sistemi Operativi compreso iOS. E’ Chrome che ha dato il via alla corsa all’innovazione, all’uscita molto rapida delle nuove versioni. Nel momento in cui sto scrivendo queste righe dispongo della versione 21! Chrome è strategico per Google? Potete scommetterci! Si, poiché più gli utenti potranno utilizzare dei browser performanti e rapidi, qualunque sia il Sistema Operativo o il dispositivo di accesso e più i servizi proposti da Google saranno utilizzati. Mozilla e Google sono le due organizzazioni che che faranno di più per migliorare i loro browser.
Cnet.com ha recentemente salutato l’apertura di Google che permette a tutti i navigatori di installarsi facilmente su Android.

Internet Explorer: Possiamo sperare di vedere la sua curva di popolarità smettere di calare o persino rimontare?
E’ poco probabile poiché Microsoft ha fatto una scelta, a mio avviso non  molto furba, di non sviluppare più versioni che non siano per una piattaforma Windows. Avevo, un tempo molto lontano, una versione di IE sul mio Mac! in un mondo multi-dispositivo, gli utilizzatori priviligeranno dei browser che possano essere utilizzati su tutte le postazioni di lavoro. La sincronizzazione sul Cloud permette di salvare i propri documenti e i propri link preferiti, chi propone questa funzione? Guarda caso Chrome e Firefox. 



Microsoft ha inoltre annunciato, e questo non piace assolutamente alla Commissione Europea, che il solo browser autorizzato su Windows RT, la versione di Windows per processori ARM e il suo tablet Surface sarà Internet Explorer, con l’assurdo pretesto di meglio garantire la sicurezza degli utenti! Chi può seriamente dare credito ad un tale argomento?
Internet Explorer che non andrà più sui Sistemi Operativi concorrenti di Microsoft, Windows RT che rifiuta di far funzionare i browser concorrenti; che bell’esempio di apertura ci mostra Microsoft! Sembra di essere tornati agli anni ‘90 e 2000.

Il mio pronostico per il 2015:


  • apertura, rispetto degli standard, multi-piattaforme: sono le chiavi del successo per i browser e la concorrenza sarà molto dura. Tanto peggio per quelli che continuano a credere che proprietario e chiuso siano ancora le ricette del successo.
  • le due soluzioni Open Source, Firefox e Chrome, rimarranno in testa. Sono quelli che continueranno a progredire a tutta velocità. Innovatori, rapidi, multipiattaforme, saranno i browser preferiti da tutti gli utenti professionali che hanno capito l’importanza di avere un eccellente browser per lavorare efficacemente e piacevolmente.
  • Safari sarà utilizzato solo su Sistema Operativo Apple e avrà come concorrenti Chrome e Firefox, anch’essi disponibili su iOS e MacOS. La sua fetta di mercato si ridurrà progressivamente.
  • Opera: temo che non se ne parlerà più nel 2015
  • Internet Explorer: senza alcun vantaggio competitivo particolare, piuttosto in ritardo rispetto agli standard come HTML5, disponibile su un numero ridotto di piattaforme e nemmeno quelle più diffuse. Faccio fatica a trovare un solo argomento che mi permetta di predire un avvenire radioso!

Pensavo di poter trattare nella sua interezza questo argomento, uno dei più strategici oggi, in tre capitoli; invece me ne servono almeno cinque...

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